mercoledì 25 giugno 2008

I giardini del lago

Il mio nuovo quartiere si chiama Lake Gardens. Sono sempre nella zona sud di Calcutta, un po' piu' verso il centro rispetto a dove ero prima. Il mio quartiere e' piccolo, e si sviuppa intorno a un giardino con un lago in mezzo..beh non a caso visto il nome. Il mio quartiere e' come un paesino nel marasma della metropoli. Macchine ne girano poche, nonostante stia a due passi dal piu' grande centro commerciale di Calcutta, il South Mall. che si succhia l'energia elettrica di tutta la zona e ci regala ogni giorni interruzioni di corrente. Il mio quartiere e' tranquillo, riesci addirittura a non respirare lo smog degli autobus e dei tir, a guardare negli occhi la gente che passa e le forme delle case senza aver paura di essere investito mentre attraversi la strada. Il mio quartiere e' carino, non e' certo il piu' bello in cui ho abitato in vita mia, ma ha degli scorci sorprendenti, se ti fermi un momento e lo guardi bene. Una doenica me lo giro e faccio un po' di foto, e magari le metto pure nel blog

Io e il mio collega ora condividiamo un appartamento in una palazzina a tre piani. Il mio palazzo ha un custode notturno, cosa abbastanza normale qui. Ha un nome lungo, che non mi ricordero' mai, e' magro come un chiodo e ha dei baffi curati. Ha la faccia di quello che ha fatto sto lavoro da tutta la vita. Ha dei modi gentili, ma non servili, parla un inglese stentato ma cerca di farsi capire in tutti i modi. Due cose mi hanno colpito di lui. La prima e' che legge, sempre. Ha un libro foderato in carta di giornale, in bengalese. La seconda e' che tiene sempre accanto a se' un orologio da polso, ancora incartato nella plastica, custodito gelosamente. Io non lo so che tipo e' il mio guardiano. Magari e' un figlio di puttana, o magari no. Ma ha la faccia di uno che in vita sua il culo se l'e' sempre fatto, passando le sue nottate a difendere le case dei ricchi. Ed e' una persona gentile. In una citta' contraddittoria e a volte dura come questa, e' una cosa che fa respirare.

1 commento:

DRESSEL ha detto...

non si può sbagliare: la gente che fodera i libri è sempre di un certo livello